Coro di San Faustino diretto da
Ivan Buffoli
Assunta Gregorini voce solista
Elena Bettinetti lettrice
Mariella Sala organo
Clara Remondina violoncello
Elena Pagani flauto
Nata nel 1914 in Olanda da una famiglia della borghesia intellettuale ebraica,Etty Hillesum muore ad Auschwitz nel novembre del 1943.
Ragazza brillante,intensa,con la passione della letteratura e della filosofia,si laurea in giurisprudenza e si iscrive quindi alla facoltà di lingue slave;quando intraprende lo studio della psicologia,divampa la seconda guerra mondiale e con essa la persecuzioen del popolo ebraico. Durante gli ultimi due anni della sua vita scrive un diario personale:undici quaderni fittamente ricoperti da una scrittura minuta e quasi indecifrabile,che abbracciano tutto il 1941 e il 1942,anni di guerra e di oppressione per l'Olanda,ma per Etty un periodo di crescita e,paradossalmente,di liberazione individuale. Nel 1942,lavorando come dattilografa presso una sezione del Consiglio Ebraico,avrebbe la possibilità di aver salva la vita,invece sceglie di non sottrarsi al destino del suo popolo e nella prima grande retata ad Amsterdam si avvia al campo di sterminio con gli altri ebrei prigionieri. Al momento della sua partenza definitiva per il campo di sterminio Etty,che presagisce la fine,chiede ad un'amica olandese di nascondere i suoi quaderni. I manoscritti,così difficili da decifrare a cusa della grafia,passano così per anni da un editore all'altro,fino a che nel 1981 giungono nelle mani dell'editore De Haan che,pubblicandoli,finalmente riporta alla luce la storia di Etty Hillesum,permettendo così ai lettori di tutto il mondo di conoscere la ricchezza di un'esperienza interiore che,anche di fronte alla sofferenza estrema,sa vivere la vita con pienezza di senso.