MA di mafia e TER di terrorismo compongono la parola MATER, madre, perché parlando di donne in vesti di kamikaze, di vittime del terrorismo, di vedove di mafia, testimoni di giustizia o donne mafiose, si parla però anche di madri e ognuna di queste figure femminili ha figli che pagheranno tutta la vita il ruolo dei loro padri e delle loro madri, vittime o carnefici essi siano stati.
Atto unico in quattro quadri, testo e regia di Graziella Pizzorno, prodotto per il 2011 da TeatrOggi grazie alla Commissione Pari Opportunità del Comune di Brescia, in collaborazione con le Pari Opportunità dellla Provincia e La Casa della Memoria (Associazione Familiari Vittime delle Stragi)
con Gemma Bertelli, Elena Bettinetti, Elena Cominelli, Francesca Mainetti, Patrizia Volpe
e la musica originale al violino di Daniele Richiedei