Quando nell'ottobre del 1906 andò in scena al Teatro Costanzi di Roma "più che l'amore" di Gabriele D'Annunzio interpretato da Ermete Zacconi e Ines Cristina, fu un fiasco strepitoso, il tonfo più cramoloso registrato in palcoscenico, dell'opera drammatica dell'Immaginifico. Raccontano le cronache del tempo che il pubblico inferocito, all'uscita dal teatro, si avvicinò ai carabinieri di servizio e chiese perentoriamente: "arrestate l'autore!"
Del libro e dei risultati della ricerca Laura Granatella ha parlato l'altra sera,ospite del circolo culturale "Carlo Cattaneo" di via Diaz. Non è stata una lezione,ma una piacevole conversazione,che è servita a mettere a fuoco,con gran ricchezza di aneddoti ed episodi curiosi,il ruolo innovativo svolto da D'Annunzio nella scena italiana ed europea del Novecento. Ma nella serata del Circolo "Cattaneo" non si è parlato solo di D'Annunzio, la conversazione di Laura Granatella ha avuto infatti un prologo ed un epilogo "teatrale" con l'intensa interpretazione di due scene tratte da "Più che l'amore" e da "la gioconda". Applauditissimi i quattro giovani attori impegnati a dar voce ai tormentati personaggi, che erano Elena Bettinetti, Beatrice Faedi, Massimo Tantardini e Carlo Sanna.
Francesco De Leonardis