Brescia - Si legano al nome di Jacopo de' Benedetti, meglio noto come Jacopone da Todi (1230-1306), gli esiti più alti nella produzione della lauda, la forma più importante di canzone sacra dialettale in Italia nel tardo medioevo e nel rinascimento. Dal tema di Maria gloriosa, "sopra al cielo esaltata" (secoli XII-XIII in san Francesco e san Bernardo), si passa tra la metà circa del secolo XIII al XIV al tema dell’Addolorata sul Calvario. In Donna de Paradiso, narrando la Passione di Cristo, Jacopone narra il dramma della Madre crocifissa nello spirito, che piange il Figlio crocifisso nel corpo.
E proprio una versione del Planctus Mariae, intervallato da alcuni canti sacri proposti dalla Corale di San Faustino diretta da Ivan Buffoli e da alcuni interventi musicali del gruppo di musiche medioevali "Arundel", diretto da Antonio Minelli, sarà rappresentata nella suggestiva ambientazione della Chiesa di Sant'Agata. In scena gli attori Elena Bettinetti nei panni di Maria, Daniele Squassina in quelli di Cristo e il popolo, rappresentato dalla stessa Corale di San Faustino.
Se per un verso la lauda lirica in Jacopone si trasforma in lauda drammatica (con cori e solisti, dialoghi e monologhi: primo nucleo delle sacre rappresentazioni), per l’altro assume una tonalità di impronta marcatamente penitenziale. Nell'accorata preghiera di Maria che supplica Gesù perché perdoni chi ha peccato, risalta infatti con straordinaria intensità l'afflato tutto materno della Mediatrice, vero alimento della speranza nella salvezza spirituale.
di Valeria Gasperi