Lo spettacolo, presentato nei giorni scorsi dagli studenti che hanno seguito il corso biennale di formazione teatrale del Cut cittadino, prende spunto dal melodramma. Lino Pedullà d'Alice,che ha curato la drammaturgia,si è divertito a scorrere più di cinquanta libretti d'opera del secolo scorso,e ne ha ricavato un centone di citazioni,con cui ha costruito un testo dalla trama necessariamente intricatissima fatta di passioni brucianti,inganni,tradimenti,agnizioni. Da parte sua Paola Bea,che ha curato la regia,ha cercato di costruire una gestualità sulle tracce indicate dal Prontuario delle pose sceniche del bresciano Alamanno Morelli,grande attore della tradizione italiana ottocentesca. Il risultato è una specie di Blob melodrammatico..lo spettacolo è scanzonato e divertente,ma anche macchinoso e seganto da un gusto dell'eccesso che nuoce alla sua riuscita. I giovani attori,che hanno lavorato con molto entusismo,erano Vittorio Pedrali,Antonella Nobilio,Francesco Buffoli,Marina Allegro,Carlo Sanna,Susanna Fornari,Giovanna Massari,Daniela Atropia,Elena Tiraboschi,Elena Bettinetti,Luisa Pezzali,Elisabetta Zoni,Massimo Tantardini,Marisa Rovetta. Pubblico da tutto esaurito.
Francesco De Leonardis
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