C'è molto Beckett nel personaggio di Pascual Sbilenco, che come l'Hamm di "Finale di partita" si presenta in scena su una sedia a rotelle ed è completamente cieco. Lino Pedullà,autore,regista e interprete principale di "Il favoloso circo di Pascual Sbilenco", insegna letterature contemporanee comparate a Milano;crede in un teatro di citazioni,in cui materiali diversi si combinano con molta libertà e ha costruito uno spettacolo colto,che lascia allo spettatore il compito di muoversi in un universo di segni come in un labirinto di specchi. Lo spettacolo è vivace e interessante,ma ha il difetto di partire da un testo troppo pensato e poco sentito,frutto di un gioco strutturalista di scomposizioni e ricomposizioni che lasciano poco spazio alla fantasia. Con Lino Pedullà erano in scena Marina Allegro ed Elena Tiraboschi, simpatica coppia di clown, Leonardo Bellini, che ha costruito con ironia l'uomo più sfortunato del mondo, Elena Bettinetti, una solenne donna barbuta, Francesca Mainetti, un clown dall'esile bianca figura melanconico e tormentato dal ricordo, e ancora Francesco Buffoli, Vittorio Guindani, Carlo Sanna, Anna Seghezzi e Massimo Tantardini.
Francesco De Leonardis