Nel chiostro del complesso di San Cristo dodici artisti fra musici,attori-mimi e danzatrici hanno dato vita a un'interessante e vivace serata che prendeva spunto dalla figura femminile nel Medioevo. Uno spettacolo ben congegnato nelle parti recitate e musicali. Grazie all'efficacia mimica e teatrale dei recitanti (agevolata dagli spazi del chiostro che permettevano valide soluzioni al regista Fabio Maccarinelli) emergeva fortemente l'immagine di un'epoca fortemente dominata dalla presenza della morte. La prima parte dello spettacolo puntava sul lato mistico e religioso;la seconda sul vitalismo magico e neopagano della stregoneria. Coordinati da Antonio Minelli,che sapeva passare con disinvoltura dal canto agli strumenti ad arco (ribeca) a fiato (bombarda) e a pizzico (liuto e sax) i musici di Arundel accompagnavano le voci con un variegato organico strumentale.
Lo spettacolo è stato applaudito calorosamente,ma avrebbe meritato un pubblico più numeroso.
Marco Bizzarrini
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