Il dottor Jekyll giunse alla mente di Stevenson attraverso un sogno. Sappiamo dalle testimonianze del figliastro di Stevenson come quest’ultimo abbia gettato irosamente nel fuoco il manoscritto appena letto alla moglie e da lei non sufficientemente approvato. Nel giro di tre giorni la seconda redazione era pronta, e, per uno” strano caso”, il “doppio” del libro più conosciuto sul “doppio” ci è sconosciuto, dato che l’orgoglio di Stevenson lo ha destinato alle fiamme.
Questo particolare aggiunge inquietudine e mistero a una storia fra le più clamorose della letteratura moderna, entrata con forza nel nostro immaginario anche grazie alle numerose versioni cinematografiche che ha ispirato. Ma, a più di un secolo dalla pubblicazione, questo racconto lungo stupisce ancora: Jekyll e Hyde altro non è che un bellissimo apologo sulla condizione umana. Quando il dottor Jekyll inventa la pozione che lo trasforma nel doppio di se stesso, un essere deforme e capace di ogni misfatto chiamato Hyde, non sospetta ancora le conseguenze cui andrà incontro.
Vittima della sua stessa creatura, Jekyll cade in una trappola autodistruttiva, fino a identificarsi spontaneamente con Hyde. Calata in un’ avvincente trama giallo-poliziesca, la lotta impari che oppone Jekyll a Hyde mette in gioco temi di grande suggestione –la metamorfosi e il doppio, lo specchio e il sosia- fino a toccare le corde più segrete e inconfessate dell’ animo umano.
TESTI
"Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde"
Robert Louis Stevenson
traduzione
Carlo Fruttero
Franco Lucentini
Adattamento testo
Elena Bettinetti