“Da ragazzo, da adolescente, da giovane, da uomo, lessi i versi di Dante: mi rimasero addosso come il caldo del cappotto d'inverno. Dante era storico, poeta, astronomo, enciclopedista, era l'incanto. Da moltissimi anni ho ripetuto a memoria agli amici i suoi versi. Il genio di Dante era tra noi.
Sin da ragazzo me lo ero rappresentato uguale a un giovane bello, fiero, gentile.
Molte sere ho tentato di ispirare amore per Dante. Amaramente ora non mi ci provo più. Ormai vecchio, so che Dante in Italia non è amato e solo qua e là c'è qualche dantista, nei luoghi più incerti e occasionali, nei meno pensati, tra i dotti e gli oscuri, che dice Dante con la stessa immediatezza che certamente fu a quel tempo dove tutto era vivo, perchè la poesia è innanzitutto verità”.
da “Biondo era e bello” di Mario Tobino
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