“Oggi l'aria è chiara e fine, e i monti son cupi e tersi,
poveri anni persi in fantasie senza confine.
Qui ogni pietra ha un contorno, ogni fibra un colore,
i rami tendono intorno una rigidità senza languore.
Foglie gialle cadute per troppa secchezza
segnano l'asprezza di grandi arie mute.
Il cielo è azzurro di profondità, le cose son ferme e recise.
Passò un respiro d'eternità in queste solitudini derise”
Carlo Stuparich
Dai libri di:
Simone Saglia “Di che reggimento siete, fratelli? I caduti bresciani della grande guerra raccontano” Grafo 1998
Carlo Emilio Gadda “Giornale di guerra e di prigionia” Einaudi 1965